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Descrizione

Venerdì 9 giugno inizia la decima edizione dello SPAc Festival con i primi 3 spettacoli dei 9 previsti avranno luogo a Badolato.

9 giugno: Anita Unplugged - SPAc Festival 2023 - Anita De Luca - Villa Collina Estates - Un viaggio attraverso cover e canzoni originali della cantautrice siciliana, in chiave elettroacustica.

Anita De Luca: Voce|Chitarra Acustica|Stompbox

Marco Bertino: Chitarra Elettrica|Effetti

Cantautrice, produttrice, musicista e ingegnere del suono, Anita inizia la sua carriera nel 2008 esibendosi in vari locali della Sicilia, per arrivare poi a suonare in giro per l’Italia e in Europa. Oggi dà vita a nuovi suoni e nuove canzoni nel suo studio di registrazione, luogo in cui lavora per due etichette discografiche indipendenti. Ha lavorato come musicista in navi da crociera, come turnista di alcuni grandi artisti come ad esempio Marcella Bella, ha fatto diverse volte il direttore artistico ed aiuto fonico per progetti esterni. Laureata in Musica Elettronica, Ingegneria del Suono e Nuove Tecnologie al Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania si occupa, inoltre, dell’organizzazione di eventi che hanno come comune denominatore la promozione e la divulgazione artistica e culturale.

10 giugno: Superstite - SPAc Festival 2023 - Lucia Guarino - Teatro Comunale Badolato - Superstite è una riflessione su ciò che rimane dopo una mutazione, un cambiamento un evento intenso e si fa carico di una storia che a tratti appare sbiadita o mutilata. Un corpo solo, da solo, esplora le infinite declinazioni del “ vuoto che resta ”. Cosa muove la parte mancante? Quali confini e quali forme prova a ridisegnare? Il corpo superstite racconta un vuoto e sia esso stesso che chi lo osserva sono avvolti da un continuo movimento di indagine su questa mancanza. Un’azione coreografica dove il movimento, tramite di vita, si pone in relazione a una dinamica più grande che appartiene alla costante instabilità e precarietà dello stato di sopravvivenza. Un continuo riassestamento nel vuoto, vero spazio vitale, come tensione a un possibile esserci.
11 giugno: Radio Clandestina - SPAc Festival 2023 - Ascanio Celestini - Teatro Comunale Badolato - Uno spettacolo di Ascanio Celestini a partire dal testo di Alessandro Portelli “L’Ordine è già stato eseguito”.

Una donna si avvicina e chiede a qualcuno di leggerle i cartelli sui quali è scritto fittasi e vendesi. La donna è analfabeta. Qualcuno le risponde che “al giorno d’oggi voi siete una rarità, ma durante la guerra c’era tanta gente che non sapeva leggere. E tanti andavano al cinema Iris di Porta Pia da mio nonno Giulio per farsi leggere i proclami dei tedeschi sui giornali ”.

Il 25 marzo del ’44 se ne fanno leggere uno che annuncia la morte di 320 persone: è l’eccidio delle Fosse Ardeatine. “Questa dell’Ardeatine è una storia che uno potrebbe raccontarla in un minuto o in una settimana”. È una storia che comincia alla fine dell’ottocento, quando Roma diventa capitale e continua negli anni in cui si costruiscono le borgate, continua con la guerra in Africa e in Spagna, con le leggi razziste del ’38, con la seconda guerra, fino al bombardamento di San Lorenzo, fino all’8 settembre. È la storia dell’occupazione che non finisce con la liberazione di Roma. È la storia degli uomini sepolti da tonnellate di terra in una cava sull’Ardeatina e delle donne che li vanno a cercare, delle mogli che lavorano negli anni ’50 e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano.

il 23 marzo 1944 i Gruppi d’Azione Patriottica attaccano una colonna tedesca di polizia in Via Rasella.
il 24 marzo per rappresaglia i nazisti uccideranno 335 persone in una cava sulla via Ardeatina.
il 25 marzo sui giornali di Roma compaiono le parole dei nazisti che annunciano tanto l’azione dei partigiani quanto l’eccidio che seguì.

Questa sembra una storia che inizia un giorno e termina due giorni dopo, che si consuma in poche ore. Ma nel libro “l’ordine è già stato eseguito” di Alessandro Portelli, vincitore del Premio Viareggio, questa storia di poche ore viene inserita nella storia dei 9 mesi di occupazione nazista a Roma, e poi in quella dei 5 anni della guerra, dei 20 anni del fascismo: nella storia orale di Roma che diventa capitale e inizia velocemente a cambiare. “Il libro si fonda su circa 200 interviste a singole persone” a testimoniare che questa non è la storia di quei tre giorni, ma qualcosa di vivo e ancora riconoscibile nella memoria di una intera città.

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