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Descrizione

Il santuario sorge sull’omonimo scoglio nelle vicinanze del comune di Tropea. È probabile che lo scoglio dell'isola fosse abitato, intorno al VII-VIII secolo, da eremiti. Questi, isolandosi dal mondo civile, si dedicavano ad una vita contemplativa e ascetica. Le prime indicazioni scritte dell’uso dello scoglio per finalità monastiche risalgono all'XI secolo, tutto ciò che è precedente deve essere considerata come ipotesi storica.[senza fonte] Per molti anni appartenne ai monaci basiliani e a partire dall'undicesimo secolo vi abitarono i monaci Benedettini. Fu proprio Roberto il Guiscardo, il duca normanno, a volere il passaggio dal rito greco a quello latino, intorno al 1060; inoltre la presenza dei benedettini è testimoniata dalla stessa porta di bronzo dell'Abbazia di Montecassino che tra gli altri possedimenti della Badia elenca Sancta Maria de Tropea cum omnibus pertinentiis suis. In seguito ai terremoti del 1783 e del 1905, si conserva ben poco della struttura originaria. La scala che si percorre per raggiungerla è stata realizzata intorno al 1810.

Divenuta uno dei luoghi simboli della Calabria a livello mondiale, questa chiesa è di origine medievale.

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