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Descrizione

La mostra propone la reinterpretazione pittorica di una delle icone più rappresentative e rappresentate della cultura e dell’arte cristiana, quindi della cultura e della civiltà europea. Interessante il fatto che questa esigenza interpretativa arrivi oggi - nel contesto della nostra lacerata attualità socio-politica e culturale - da un’artista lituana (l’ultimo paese cristianizzato d’Europa, in bilico tra oriente e occidente europeo), di origini per metà polacche e per metà russe, che si rapporta a una delle figure più forti dell’identità religiosa attraverso un linguaggio pittorico personale, offrendo una declinazione del tema di straordinaria attualità e significanza.

Dodici dipinti allestiti all’interno della chiesa Scala Coeli rilanciano la purezza, la forza, la potenza di un simbolo che sembra invocare con urgenza il suo senso più intimo: il valore assoluto, sacro e irrinunciabile dell’umanità. L’impatto visivo e i soggetti rappresentati consentono dei rimandi su diversi livelli: pittorico, storico e culturale.
Kristina Kurilionok si abbandona a un’indagine iconica della Madonna col bambino e ripercorre con delicatezza, rispetto ed empatia - attraverso le opere dei grandi maestri - l’evoluzione allegorica del soggetto, passando dall’iconografia bizantina a quella rinascimentale, quasi a voler cercare, comprendere e trovare quegli stessi attributi mariani che hanno reso Maria eterna nell’immaginario laico e religioso: l’amore, la tenerezza, l’unione, la comunità, il nutrimento, il coraggio, il mistero, la via, la divinità, la madre, la donna. Ma nell’excursus storico prodotto - segnato dalla stessa biografia dell’artista, figlia di culture diverse - è possibile riconoscere la sua personalissima tensione emotiva. Ed ecco che la figura di Maria viene investita di quell’indagine psicologica tipica di Kristina Kurilionok, votata al disvelamento delle contraddizioni, alla comprensione della complessità. Così i volti dipinti e le pennellate segnate ci catapultano nel dualismo di una questione più profonda: spiritualità generata dalla carne; eternità generata dalla morte; purezza generata dal travaglio.
In un momento storico particolarmente confuso e critico in cui la verità si confonde con l’artificio, il razionale con la rigidità, l’irrazionale con l’ignoranza, l’egoismo con l’utilità, il tecnicismo con il bene comune, l’immobilismo con la vita, Maria in Scala Coeli sembra andare alla ricerca del senso perduto, sembra rivendicare quel bisogno di spiritualità che è l’essenza del vivere umano.

 

La mostra sarà inaugurata Sabato 20 Maggio 2023 alle ore 18,00 e rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 4 Giugno 2023, ogni Venerdì, Sabato e Domenica dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e dalle ore 17,00 alle ore 19,00, oppure visitabile su appuntamento telefonando al numero +39 339 5028498

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