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Zungri – le case di pietra

Curiosità su Zungri

Incastonato nella lussureggiante natura del Monte Poro, poco distante dalla magnifica Tropea e dalla splendida costa degli dei, si trova il Comune di Zungri, la città di pietra. Un antichissimo villaggio rupestre noto come Grotte degli Sbariati, spettacolare e suggestivo che ricorda davvero uno scorcio di Giordania e rimanda alla mitica città di Petra. La città è arroccata su un costone roccioso che si affaccia sulla profonda valle scavata dal torrente Malopera i cui margini sono affiancati da terreni coltivati ancora oggi utilizzati dagli abitanti per attività agricole e di molitura. Una lunga scalinata, scavata nella roccia, percorre tutti i vari ambienti rupestri che compongono il villaggio consentendo un agevole accesso alle diverse cavità naturali che forano lungo lo sperone roccioso all’interno delle quali sono costruite delle abitazioni.

 Le case-grotta, dalle dimensioni e dalle forme variabili sono costituite, in parte da un unico ambiente su un unico piano, altre disposte su due piani. Il complesso di costruzioni rupestri è un ambiente antropizzato dove ogni elemento è stato realizzato pensando all’efficienza e alla praticità della vita della comunità. Il percorso della visita delle grotte inizia con l’ingresso nel museo della civiltà rupestre e contadina.  Il museo è collocato nell’area in cui sorgeva un vecchio frantoio. Tutt’oggi conserva oggetti di vita quotidiana e reperti della cultura contadina e funge da biglietteria per accedere all’insediamento rupestre.

Una volta che si è percorso il costone roccioso, finita la salita della scalinata, si arriva un’ampia terrazza panoramica. Qui sostavano i pastori quando andavano al pascolo o quando i contadini si riposavano a fine giornata dopo aver ultimato le loro attività. Qui prendevano ristoro, accarezzati dalla luce del tramonto che colorava il panorama sottostante per crogiolarsi nel panorama paradisiaco.

Zungri

La Storia

Nonostante i tanti studi e le diverse ricerche, ancora non si è riusciti a stabilire quali sono le antiche origini i questo villaggio. La storia di questo insediamento urbano è, quindi avvolta in un mistero. La presenza dei silos fa intuire che la nascita del centro sia da identificare al periodo bizantino. Con molto probabilità si tratta di popolazioni orientali che sono immigrate in Calabria in quel periodo. È plausibile che il nome derivi dal famoso villaggio degli sbariati, termine utilizzato per indicare alcuni religiosi d’oriente in fuga da comunità siciliane o africane devastate dai barbari. Questi fuggitivi erranti, probabilmente, trovarono rifugio e protezione nelle grotte e si insediarono in questo posto portando con loro tutto il loro bagaglio culturale. L’insediamento Rupestre, appare datato tra il XII e il XIV secolo, proprio l’epoca in cui i monaci d’Oriente diffusero la civiltà rupestre nel Bacino del Mediterraneo.

Quando si giunge a Zungri sembra che il tempo si sia fermato. Sembra udire i monaci con le loro litanie i loro canti mentre lavorano nei campi. La bellezza delle case-grotta, la tecnica di ‘costruzione, gli scavi e la precisione ingegneristica come gli ingegnosi meccanismi idrici che canalizzano all’interno e all’esterno le acque in un ricettacolo situato fuori la grotta. Il colore delle rocce, il contrasto tra i vuoti e i pieni, tra le luci e le ombre sono tutti dettagli che lasciano esterefatti.

Visitare Zungri è come far un viaggio a ritroso, lungo mille anni in un posto magico, tra i più affascinanti e peculiare della Calabria.

Clicca per sapere la posizione!

Zungri

Cosa visitare a Zungri

Dopo la visita alle case- grotta è interessare visitare la visita alla chiesa della Madonna della Neve, la Chiesa della Madonna del Rosario e la chiesetta-villetta della Madonna di Lourdes. Interessante è la frazione di Papaglionti, il Vecchio nucleo abitativo, abbandonato a seguito di una disastrosa alluvione del 1952.  Qui sono stati ritrovati resti di muraglie e di colonne in pietra di una villa Romana di epoca augustea. Alcune costruzioni sono realizzate con lo stesso sistema murario di valore storico e architettonico. A Zungri degni d’interesse sono:

  • Il Palazzo di Francia, risalente al 1700. Rappresenta l’esempio più rappresentativo di Casa Signorile dell’ambito rurale nell’arco del Poro.
  • La Chiesa costruita in muratura di pietra granitica a due navate collegate fra di loro da ampie arcate, all’esterno rafforzata con mattoncini e scaglie di laterizio, unico esemplare del genere a Papaglionti.
  • Il Calvario di Papaglionti realizzato intorno alla fine del 600, posto lungo la strada che porta al vecchio centro urbano. Nel mezzo della costruzione, realizzata in pietra granitica locale e rafforzata con mattoni e scaglie di laterizio si trova una nicchia, che in origine raccoglieva un dipinto raffigurante la Crocifissione di Cristo.
  • La Villa Romana di Trisulina, chiamata anche la “Grotta di Trisulina“, la cui struttura è quella tipica casa romana organizzata intorno a due cortili. Della struttura rimane oggi quasi integro, un cripto-portico, forse adibito a piscina. Realizzata con capitelli di marmo in stile corinzi architettonicamente pregevoli. Alcune colonne sono a forma di plamette, altre ricordano i capitelli egizi a forma di fiori, e vari resti di colonne granitiche.
  • La Casa Signorile di Papaglionti è un tipico esempio di palazzotto di contesto rurale che differisce dalle altre costruzioni per l’architettura curara e per la minuzia di particolari. È possibile apprezzarlo solo all’esterno perché oggi, è abbandonato.
  • I murales realizzati sulle porte di alcune case che richiamano scene di vita quotidiana di un tempo passato.

    Zungri

A Zungri è possibile infine degustare dei piatti tipici a base di pecorino, nei locali del posto che preparano i gustosi piatti della tradizione contadina.

Zungri ti aspetta per offrirti tante bellezze e particolarità! Ideale per trascorre una giornata piacevole in mezzo alla natura e per fare un viaggio suggestivo nel passato.

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